Sunday 13 December 2009

Visualizzazione di meccanismi focali in ArcGis

In questo caso il software principale non è libero, ma è uno dei principali - e più costosi - software commerciali GIS.
Quella che viene illustrata è invece una estensione free per ArcScene, che è il modulo per visualizzazioni 3D di ArcGis.
L'estensione si chiama 3D Focal Mechanisms (3DFM), si trova all'indirizzo http://pubs.usgs.gov/ds/2007/241/ e permette di visualizzare meccanismi focali e piani nodali in tre dimensioni, accompagnandoli con altri elementi geologici e geografici, come la topografia, tracce o superfici di faglia.
Questo permette di cogliere in maniera più intuitiva e ricca le caratteristiche di una sequenza sismisca o volendo anche di dati di mesofaglie campionati sul terreno in studi di geologia strutturale.

L'estensione è disponibile in un progetto ArcScene personalizzato, 3DFocalMech.sxd, all'interno del quale possiamo importare i nostri dati e quindi visualizzarli tramite le beach-balls, oppure come piani nodali, o come piano di faglia principale, o gli assi cinematici principali P, T e B (denominati nel programma, in maniera apparentemente impropria, principal stress axes). I dati possono essere simboleggiati e scalati in base a caratteristiche come la magnitudine.

Nelle immagini sottostanti sono visualizzati i dati della sequenza sismica dell'Umbria-Marche del 1997 - derivati dal CD distribuito dall'INGV in occasione del convegno a Roma nel decennale del terremoto - assieme a tracce di faglia dedotte dalla letteratura e alla topografia derivata dai dati SRTM.

La zona interessata dagli eventi sismici è al centro dell'immagine, attorno alla piana di Colfiorito.




La finestra che permette di definire i parametri per la visualizzazione dei dati sismici.




La visione di insieme - in 3D - degli eventi rappresentati come beach balls.




Un dettaglio con i piani principali degli eventi, rappresentati al di sotto della topografia (semitrasparente) e delle tracce di faglia.




Visione di dettaglio dei piani principali - i piani interpretati come piani di faglia -. Possono essere confrontati con l'andamento delle faglie principali, di cui sono visibili le tracce.




Ed infine, i dati rappresentati come assi cinematici, P, T e B, come usuale in sismologia.